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CAPRE!

Che quella di Sgarbi fosse una trovata pubblicitaria¹ era una cosa- non dico evidente fin da subito, ma intuibile (da chiunque non sia una specie di bruto vaneggiante, s'intende) già dalla la seconda clip. Ora, che Sgarbi stia sulle balle a molti è lecito, che qualcuno gridi pure che sia un venduto (però attenzione: "venduto" né più né meno di chiunque altro) altrettanto legittimo; ma il sillogismo secondo il quale "dato che sta sulle balle a me ALLORA è un povero stronzo ignorante (eperciòdevemorire)" lo trovo davvero puerile e inaccettabile da chiunque si reputi un essere umano portatore sano del minimo sindacale di raziocinio².
E adesso è inutile che vi nascondete, inutile che dite "io non c'ero"... perché ci siete cascati in parecchi, cari fessacchiotti; non solo vi siete bevuti la balla de "il salvataggio della Gioconda" ma non avete neanche resistito al gioco sadico del crucifige via web, ormai sport nazionale, hobby preferito dei professionisti dell'indignazione ed unica (UNICA!) valvola di sfogo volta ad incanalare qualsiasi velleità ribelle e rivoluzionaria delle grandi masse.
Dai, INDIGNATEVI tutti davanti l'ennesima ingiustizia, smascherate le bufale, ridete dei complottisti... fate vedere che avete studiato, che avete la cultura, che a voi il potere mica vi prende per il culo, fate vedere che siete progressisti, solidali e tollerranti, fate vedere che siete VOI l'ultimo baluardo della civiltà contro il medioevo prossimo venturo che avanza...
Ma tutto rigorosamente da dietro una tastiera (o, al massimo, sull'asfalto, scrivendo con un gessetto colorato...).
   
Perché dico questo?
Perché in questi giorni, poco prima che la trovata pubblicitaria si fosse palesata per quello che era, I soliti professoroni e le solite maestrine con la penna rossa (la CREMA dei sopracitati professionisti dell'indignazione) non si sono lasciati sfuggire la ghiottissima occasione per fare l'ennesimo, superfluo e decisamente antipatico esercizio di presunzione intellettuale. E sono saliti in massa sull'affollato pulpito dei giusti, pontificando, moralizzando ed inveendo contro l'ingiustizia ed il popolino ignorante che sbaglia i congiuntivi (causa, si sa) di tutti i mali del mondo.

"Con quali politici francesi avrebbe preso accordi, il buffone?" Era uno dei loro commenti più frequenti sotto il filmato.
"Chi gli ha dato il diritto di prendere decisioni così arbitrarie?"³ Si domandavano preoccupatissimi, i nostri cari moralizzatori.
"Come farà a trasportare il quadro dentro quella macchina?" Osservava qualcun altro, pure con un certo autocompiacimento; intimamente convinto di aver individuato prima degli altri una falla macroscopica nel piano criminale di Sgarbi.
E perciò doveva precipitarsi sulla tastiera per sbandierarlo ai quattro venti, nella segreta speranza di farsi dire bravo da qualcuno.

È inutile che sorridete: questi commenti non sono stati la (sola) prerogativa de "il popolino ignorante che sbaglia i congiuntivi"; era il tono medio con il quale si esprimevano LEGIONI di diplomati e laureati.
E anche tu... sì, proprio tu che leggi: se sei uno di quelli/e che hanno seguito questa storia, è molto probabile che anche a te sia balenata in mente l'idea di scrivere qualcosa del genere. Ma prima di ragionarci un po' meglio sopra, ti eri già lanciato/a sulla tastiera pronto/a a lanciare anatemi contro Sgarbi, pronto/a ad essere... un altro/a professionista dell'indignazione.

Ma volete sapete quali sono stati i peggiori di tutti, secondo me?

Quelli che hanno visto in questa grottesca vicenda l'occasione di sfoggiare un po' di cultura (puramente nozionistica, tra l'altro...) prodigandosi in vere e proprie lezioni di storia dell'arte; dal pulpito dei giusti sono saliti direttamente dietro una cattedra, spiegando al solito popolino ignorante (che è sempre altro-da-loro) tutti i perché e i per come in realtà la Monna Lisa appartenga alla Francia e non all'Italia. 
Ora. 
A parte il fatto che chiunque disponga di un collegamento internet e/o un libro di storia dell'arte può andarsi a studiare ed approfondire tutte le vicissitudini che hanno portato la Gioconda al Louvre, pensate DAVVERO che uno che fa il critico/storico dell'arte per mestiere (poi qualcuno afferma pure che non sia un critico ma "solo" uno storico... comunque su quest'aspetto, PER IL VOSTRO BENE, non mi metterei tanto a sottilizzare) non sappia tutte queste cose? Certo che le sa. E altrettanto certamente non ha bisogno delle vostre lezioni, almeno su un argomento come questo.

É incredibile che una grossa fetta della cosiddetta "generazione più istruita di sempre" (ci aggiungo anche la "generazione Erasmus") pecchi di una presunzione così grande da non concedere neppure l'eventuale beneficio del dubbio all'oggetto delle loro critiche. Anzi: giù con le gogne pubbliche, il crucifige, lo squadrismo via web, lo screenshot impietoso. Già: questi sedicenti acculturati sono spesso più squadristi degli squadristi che dicono di combattere.

Mi vengono in mente le parole di Gramsci:
"Questa forma di cultura⁴ serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità perché ha ammassato nella memoria una certa quantità di dati e di date, che snocciola ad ogni occasione per farne quasi una barriera fra sé e gli altri. Serve a creare quel certo intellettualismo bolso e incolore [...] che ha partorito tutta una caterva di presuntuosi e di vaneggiatori, più deleteri per la vita sociale di quanto siano i microbi della tubercolosi o della sifilide per la bellezza e per la sanità fisica dei corpi".[Socialismo e Cultura, da IL GRIDO DEL POPOLO, 1916]

Ecco, io me la prendo con questi presuntuosi convinti che il loro posto sia l'Olimpo, quando forse ci sarebbe molto più bisogno invece di braccia che zappano, di mani che si sporcano MA COSTRUISCONO.
Se costoro si rendessero conto che ci vogliono molte più capacità e nozioni per fare l'idraulico, il muratore, il carpentiere, il fabbro o il contadino che imparare a memoria quattro cazzate scritte su un libro di storia dell'arte, si renderebbero conto di quanto sia incredibilmente leggero questo bagaglio culturale che vogliono ostentare a tutti i costi?

E, in definitiva: La capre hanno mai l'umiltà di riconoscersi come tali? E sono più numerose fra gli esponenti della cultura pratica o fra quelli della cultura nozionistica?

Ai POSTERS l'ardua sentenza.  
Note:
¹ Scrivo quest'articolo con notevole ritardo rispetto i fatti narrati, lo so. Ma ho avuto il computer rotto per quasi due mesi e non mi andava di scriverlo con lo smartphone... nonvenefregauncazzo, lo so.
² Ragionare così è una delle caratteristiche  del cosiddetto familismo amorale. Ne parlo, fra le altre cose, QUI e QUI.
³ E i bambini? Nessuno pensa ai bambini?!?
⁴ Cultura nozionistica, chiaramente.    

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